Tradizionalmente, nell’organico di ogni orchestra sinfonica viene utilizzato il corno detto “doppio”, che dispone di due “canneggi”, ossia due sistemi di tubi e valvole che incanalano il flusso di aria in altrettanti percorsi. Questi percorsi vengono differenziati in base al taglio tonale utilizzato nella selezione dei canneggi:
- in Fa per l’estensione grave;
- in Sib per l’estensione media e acuta
Il doppio canneggio, selezionabile tramite un’apposito dispositivo meccanico, permette all’esecutore di semplificare notevolmente la gestione di un’estensione complessiva di oltre quattro ottave (la più larga negli strumenti a fiato).
Di seguito i tre registri di cui dispone il corno doppio, qui mostrati in note reali:
Oltre a questo tipo di corno troviamo una seconda versione, detta “Corno triplo”, che aggiunge un terzo canneggio impostato sul taglio “fa acuto”, dalla duplice funzione: 1) fornire un maggior controllo dello strumento nel registro più acuto del corno tradizionale, soprattutto in fatto di dinamica e intonazione; 2) prolungare l’estensione effettiva di una ulteriore quinta, innalzando il limite eseguibile fino alla nota Do5.
Per sintetizzare il corno triplo viene definito come strumento in FA/Sib/FA acuto, questa ultima opzione attivabile tramite una valvola dedicata, manovrata dal pollice.
Il registro più acuto del corno è stato impiegato in modo intensivo nel periodo barocco, soprattutto in chiave virtuosistica, sia nelle formazioni orchestrali sia nei ruoli solistici
Di seguito un passo tratto dal primo concerto branderburghese di Bach, in forma di trio composto da due corni e un oboe.
In tempi moderni l’estensione aggiuntiva fornita dal corno triplo viene sfruttata per l’esecuzioni di passi melodici o cantabili, soprattutto nel campo della musica applicata alle immagini, in particolare dove servano sonorità acute non stridenti ma controllate, tipiche invece del corno doppio.
I canneggi relativi ai corni doppi e tripli sono disponibili anche in versioni individuali, ossia come corni in fa, in sib, in fa acuto e più raramente in combinazioni diverse (sib/fa acuto). Il grande vantaggio di questi strumenti è la maneggevolezza e il peso ridotto. Di contro va tenuto conto della minore estensione complessiva, in entrambe le direzioni.
Nell’immagine un modello di corno in versione Fa acuto
Secondo la terminologia inglese, questa versione viene indicata con il termine “Descant Horn”. Fino ad oggi è stata realizzata una sola versione virtuale, prodotta da Cinesamples, che va a integrare le raccolte di campionamenti dedicate ai corni, incluse nella serie Cinebrass.
La libreria dispone di tutte le articolazioni principali, fornite nelle altre raccolte. Le patch più utili e interessanti sono chiaramente quelle destinate all’esecuzione di parti legate.
L’esempio seguente è stato realizzato con la patch “Legato f” mentre le parti di archi tramite la libreria 8Dio Anthology Strings