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“Production Music Libraries” e “Song placement”

Esaminiamo alcune possibilità di utilizzo commerciale delle proprie produzioni musicali, reperibili tramite la rete internet.

PRODUCTION MUSIC LIBRARIES

Con la definizione “Librerie di Produzione Musicale” s’intendono quelle ampie raccolte di brani musicali, solitamente appartenenti ai più diffusi generi quali Pop, Rock, Orchestral, Jazz, Ethno/World, ecc., destinati all’utilizzo in produzioni audiovisive commerciali, quali film, programmi televisivi, documentari, spot, spettacoli teatrali,  ecc. I brani, a volte dopo una procedura di selezione degli autori, vengono messi a disposizioni degli utilizzatori commerciali, riuniti in database multimediali consultabili online tramite siti specializzati, dotati di player dedicato e di sistema di ricerca tramite parole chiave oppure selezionando determinati generi, strumenti, indicazioni di metronomo ed altri parametri.

Gli utilizzatori, una volta individuati i brani, per scaricare la versione con la massima qualità audio, dovranno pagare una apposita licenza di utilizzo il cui costo varia a seconda del media utilizzato (cinema, tv, prodotto multimediale), della modalità di diffusione (locale o worldwide) e della durata della licenza, con tutte le possibili variabili.  All’autore andrà poi una percentuale del costo totale, compresa tra il 30 e il 50%, guadagno che verrà versato, solitamente dopo ogni trimestre, in un conto Paypal o di altro tipo.

Principalmente possiamo distinguere due tipologie di Libraries, a seconda del modo in cui vengono gestite ed amministrate: quelle con accesso diretto da parte dell’autore e quelle gestite da società specializzate, con procedura di selezione degli autori.

1) Librerie con Account personale e accesso diretto

In questo primo tipo, l’autore stesso dovrà innanzitutto creare un proprio account, tramite il quale potrà caricare i propri brani nel server del sito della Library, ove resteranno a tempo indeterminato, fino alla cessazione dell’accordo tra autore e Library. L’autore, quindi, dovrà occuparsi anche di assegnare il brano al genere appropriato e indicare tutti i termini necessari ad indirizzare le ricerche degli utilizzatori, riferiti a stile, strumenti, mood, parole chiave, eventuali riferimenti geografici, linguistici, bpm, ecc. in modo che tanto più gli elementi descrittivi saranno attinenti allo stile del brano tante più saranno le probabilità che questo venga selezionato e utilizzato. In massima parte, gli utilizzi commerciali sono del tipo “Royalties Free” ossia prevedono solo un compenso “una tantum” per uno o più utilizzi. Inutile aggiungere che le libraries appartenenti a questo tipo sono anche quelle più intasate e affollate di brani a volte di qualità molto scarsa.

Di seguito alcuni esempi relativi a questa tipologia di Production Music Libraries.

Audiosparx (www.audiosparx.com)

Productiontrax (www.productiontrax.com)

AudioJungle (audiojungle.net)

2) Librerie con cataloghi gestiti  da società di produzione.

Al secondo tipo appartengono, invece, quelle librerie gestite interamente da società di produzione musicali, editori ecc. I cataloghi inclusi in questi siti derivano da attente selezioni di autori e relative produzioni. In alcuni casi, infatti, l’accesso a questi cataloghi è consentito solamente in base alle attività e alle pubblicazioni dell’autore, oppure direttamente tramite l’intermediazione di editori. Nella maggioranza dei casi, comunque, questi siti richiedono semplicemente l’invio di materiale demo, dal cui esame dipenderà l’eventuale inclusione nella library. Inoltre anche  le descrizioni dei brani e l’assegnazione dei termini di ricerca, solitamente, vengono scelte dagli amministratori del sito. Anche queste library ospitano gratuitamente i brani degli autori sui propri server, mentre la percentuale di guadagno si aggira intorno al 50%.

In genere vengono offerti contratti con utilizzo non-esclusivo, che consente all’autore di caricare gli stessi brani in altri cataloghi. La condizione di esclusività, d’altra parte, pur assicurando percentuali più elevate rischia di limitare fortemente i potenziali utilizzi dei propri brani.

Di seguito alcuni esempi:

KillerTracks (www.killertracks.com)

Beatpick (www.beatpick.com)

Dewolfe Music (www.dewolfemusic.com)

Flippermusic (www.flippermusic.it)

3) Libreria su sito web personale

Un’ulteriore possibilità consiste nel produrre una propria library, personalizzata sia in quanto a materiale musicale sia in quanto a gestione ed amministrazione. Si tratta di sistemi basati su player multimediali, con funzioni di ricerca e pagamento della licenza di utilizzo, integrabili nel proprio sito personale, mentre i file audio vengono ospitati su appositi server.  Attualmente solo due marchi offrono questa possibilità: Soundgine  e Licensequote

SOUNDGINE (soundgine.com)

“Soundgine” dispone di un player dal design moderno e accattivante, che consente di esplorare la library  grazie a molte opzioni di ricerca: genere, strumenti, mood, bpm, costo, ecc. Inoltre permette di associare ogni brano ad un determinato video caricato su youtube, in modo da fornire un esempio di applicazione pratica. Ogni brano può includere fino ad un massimo di quattro licenze, ognuna con proprio costo e i propri termini.

Soundgine

Altro punto a favore è la possibilità di caricare un numero illimitato di brani per un costo mensile minimo (20$). Ultimamente, oltre al player principale, vengono fornite anche una pagina web personalizzabile e una versione specifica per le pagine aziendali facebook.

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LICENSEQUOTE (www.licensequote.com)

Anche Licensequote offre un servizio composto da hosting dei brani musicali sui propri server e da un’interfaccia integrabile nel proprio sito personale, attraverso un semplice “copia e incolla” del codice html. L’interfaccia (ossia lo “Store”) include il player con i relativi comandi (posizionato in alto), quattro campi con i termini di ricerca e un sofisticato sistema di selezione della licenza di utilizzo, comprendente anche la possibilità di valutare la proposta dell’utilizzatore. Rispetto alla soluzione offerta da Soundgine, a parità di costo del servizio, Licensequote offre un numero limitato di brani, oltre a non includere una versione dell’interfaccia per l’inclusione nelle pagine commerciali di Facebook.

Licensequote

 

SONG PLACEMENT

Con la definizione “Song Placement” s’intende quel servizio di mediazione tra autori di opere musicali e industria musicale, offerto da società specializzate attraverso siti web dedicati. Questi siti, periodicamente, pubblicano elenchi aggiornati di richieste di utilizzo relative a brani appartenenti ad ogni genere musicale, provenienti da produttori musicali, editori, case di produzione televisive e cinematografiche, production music libraries, ecc. La funzione di questi siti è appunto quello di informare autori e compositori di opportunità a cui non potrebbero accedere in altri modi. L’autore interessato ad una determinata richiesta dovrà inviare i materiali musicali previo pagamento di una quota per ogni proposta. Alcune piattaforme inviano direttamente il materiale al produttore che ne ha fatto richiesta, altri come Taxi, che richiede anche il pagamento di un “abbonamento” annuale, effettuano una sorta di controllo preliminare sulla qualità audio del brano, in entrambi i casi l’utilizzo del brano non è mai assicurato ma dipende dalle decisioni finali del richiedente. Va ricordato, inoltre, che riguardo a questi siti è possibile trovare le opinioni più disparate, quindi conviene sempre ottenere più informazioni possibili.

TAXI (www.taxi.com)

MUSIC XRAY  (www.musicxray.com)

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